Mara

Il Contatto

Ho incontrato Mara qualche tempo fa ed è stato l’inizio di un viaggio di crescita che mi ha scosso e mi ha fatto scoprire sensazioni profonde, in un certo senso mai provate prima.
“Non è giusto” è la prima cosa che ho pensato. Una bimba non può avere simili limitazioni. Tanta rabbia. Poi lo accetti…e cambi. Sì, sono cambiato! Perché questo è quello che accade a chi incontra Mara. Lei mi ha fatto crescere, ha dato nuovi spunti alla mia sensibilità e mi ha mostrato quale meraviglioso inno alla vita lei rappresenti.

La Storia

Mara nasce con un parto in urgenza: tre mesi in una incubatrice, soffre di apnee, viene rianimata più volte. Il neuropsichiatra infantile le diagnostica una paralisi cerebrale che comporterà dei ritardi e dei deficit permanenti (anche l’udito è compromesso).
Inizia il percorso in una Sanità che non di rado tratta questi casi con dei protocolli standard, trascurando la singolarità di ognuno.
I genitori decidono a quel punto di seguire un metodo alternativo e innovativo che sembra consentire il recupero di alcuni deficit, ma che comporta lunghe e faticose sessioni di esercizi da svolgere ogni giorno.

Nella sua vita gli ostacoli si presentano di continuo: non avere un mezzo di trasporto idoneo che possa portarla a scuola perché il Comune dice che non ha i fondi necessari; uno scalino di troppo per entrare in un negozio; una giostra sulla quale non riesce a salire.
A scuola, nonostante le enormi difficoltà, Mara vive un’esperienza positiva: riesce ad integrarsi bene grazie alla sensibilità del personale scolastico e soprattutto dei compagni, che non la trattano mai con pietà, ma si comportano con lei come con tutti gli altri. I più piccoli hanno sempre la capacità di “guardare oltre”.

Linguaggio fotografico

Per il linguaggio del racconto visivo ho realizzato un’immagine meno nitida ed ho aggiunto un “effetto mosso” in alcune scene in fase di cattura per comunicare una maggiore dinamicità, la stessa che Mara insegue ogni momento della sua vita.
La ricerca di una composizione a volte volutamente irregolare amplifica il senso di smarrimento e di disorientamento.
Per i colori e il mood ho scelto qualcosa che lasciasse trasparire difficoltà, sofferenza, ma allo stesso tempo anche speranza e gioia di vivere.